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PREMIO ALGERI MARINO

Domenico Turchi

2023

L’evento è stato coordinato dai membri della giuria, professori Amalia De Risio, Michelina Mattoscio, Aurelio Manzi, Gianfranco Marsibilio insieme all’animatore digitale Rocco Iezzi.

L'introduzione è stata fatta dalla professoressa Mattoscio ricordando il luogo mitico della Vallonia, così ribattezzata dall’autore, in cui ci sono però personaggi in carne ed ossa che non sarebbero stati mai ricordati da nessuno se non avessero ricevuto il diritto di esistere grazie a Turchi. La professoressa ricorda dei momenti personali vissuti insieme all’attore, prosegue raccontando il suo orgoglio per l’uso del dialetto, non solo perché era adatto all’argomento delle sue storie ma anche come scrigno culturale, dove sono stratificate le vicende della nostra storia abruzzese. La professoressa riconosce inoltre a Turchi la grande capacità di far ridere e far riflettere insieme, quasi come la comicità e l’umorismo di Pirandello. Poi si passa a leggere la motivazione del premio, di cui vengono riportate le testuali parole: “A Domenico Turchi, attore e autore teatrale, per aver dato valore aggiunto al territorio con la divulgazione della cultura popolare locale in ambito nazionale; per aver praticato idee innovative e risoluzioni diverse nel campo della cultura teatrale ed espressiva con particolare attenzione alla sensibilizzazione dei giovani; per aver contribuito a migliorare l’identità del luogo in senso umano e valoriale”. Si passa, in seguito, all’intervento del dott. Dante Troilo che, partendo da una frase di Calvino sull’amore dei poveri, ricorda le tematiche di fondo delle narrazioni di Turchi, l’amore e la povertà in un mondo contadino che richiede quotidianamente una gran fatica. E allora solo l’amore della famiglia, l’aiuto dei vicini, la solidarietà vera e fraterna possono proteggere dalle avversità della vita. Nel mondo contadino la fraternità si esprime in varie forme e si ritrova nella gioia e nel dolore, in un matrimonio, nella raccolta dell’ulivo, nella trebbiatura, nella morte di una mucca o di una persona cara. Troilo si sofferma sulla bellezza del mondo rurale raccontato da Domenico Turchi per quarant’anni su enormi palcoscenici regionali, nazionali ed esteri; vengono inoltre messe in luce le sue capacità come antropologo, cabarettista, autore teatrale facendo una carrellata sulle diverse tappe della carriera di Turchi fin dagli esordi nel 1975 dove interpretava una suocera che contestava la nuora. Dai famosi spettacoli di Domenico Turchi sono stati tratti ultimamente anche due libri: “La mia vita è un mosaico” e “Vallonia”.

Domenico Turchi
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