top of page

Giornata dello Sport

Incontro con l'atleta Alberico Di Cecco

Giornata dello Sport

Il 18 settembre 2023 si è svolta la cosiddetta “Giornata dello Sport”, a cura della prof.ssa Giovanna De Petra, nel corso della quale gli alunni frequentanti il primo anno di tutti gli indirizzi e le classi seconde e terze dello scientifico tradizionale hanno partecipato all’incontro con l’atleta Alberico Di Cecco, e successivamente, a brevi tornei di calcio e pallavolo.

L'atleta Alberico Di Cecco ha raccontato della sua carriera e della sua vita privata, regalandoci pillole di storia e consigli riguardo lo sport e la vita, interagendo con i ragazzi.
Alberico è nato nel '74, e nel corso della sua carriera ha partecipato a molteplici maratone, riuscendo a raggiungere i posti più alti della classifica, e addirittura alle Olimpiadi!
Due delle maratone più importanti della carriera di Alberico furono quelle di Roma e Venezia, rispettivamente vinta e persa, che lo spronarono ad allenarsi per raggiungere i suoi obiettivi. Avere un obiettivo infatti, secondo il corridore, è fondamentale, nello sport e nella vita: vittoria o sconfitta che sia, l'allenamento forma le basi di un buon atleta, che come scopo ha anche la partecipazione a gare importanti, non esclusivamente la vittoria.
La passione di Alberico per l'atletica è nata quando era bambino. Correva con i suoi amici, e inizialmente nemmeno ne era appassionato più di tanto.
Tuttavia, quando inizio a gareggiare, i primi premi vinti lo gratificarono tanto al punto da rendere la corsa una passione piuttosto che un gioco e, successivamente, il suo lavoro, con cui ha ottenuto molte soddisfazioni, la più grande quella di partecipare alle Olimpiadi 2004 ad Atene.



Riportiamo di seguito alcune domande rivolte dagli studenti a cui Alberico Di Cecco ha risposto nel corso dell'evento.

“Qual è stato l'effetto di correre con la maglia della nazionale?”
“Avevo 14 anni e mi preparavo per i mondiali studenteschi. La sensazione di indossare quella maglietta è stata ovviamente positiva, ero sereno con me stesso per aver dato il massimo, e questo era per me un motivo d'orgoglio.”

"Qual è stata la gara più importante per lei?”
“Tutte le vittorie sono state sicuramente importanti, ma la gara che ho più a cuore è sicuramente la partecipazione alle Olimpiadi 2004, anche se concluse in sconfitta.”


“Qual è l'alimentazione che un atleta deve seguire prima di una gara?"
“Dipende essenzialmente dal tipo di disciplina cui ti alleni: per chi, come me, deve allenare la resistenza consiglio di alternare pasti con carboidrati a pasti privi di essi, per utilizzare al meglio le scorte di energia immagazzinate dal cibo. Per coloro che, invece, frequentano uno sport basato sulla velocità, vale il discorso opposto: bisognerebbe alternare pasti ricchi di proteine per allenare l’elasticità dei muscoli.”





LA MARATONA
Con Il termine "maratona" si indica una corsa di ben 42 km e 195 m, distanza equivalente a quella tra Maratona, antica località greca, e Atene. È qui, infatti, che deriva l'origine di questa gara: durante la Prima Guerra Persiana, i greci avevano subito dure sconfitte, l'una dopo l'altra, e ormai la vittoria contro il popolo persiano sembrava lontana e impossibile. Ma, come per miracolo, nella battaglia, appunto, di Maratona, finalmente i Greci riuscirono a riportare una favolosa vittoria.
La gioia era immensa, e un coraggioso soldato di nome Filippide, in preda all'euforia, decise di percorrere correndo l'intera distanza che separava il teatro della battaglia da Atene per riferire la lieta notizia ai cittadini ateniesi.
Arrivato, il ragazzo fece appena in tempo a pronunciare la parola "Nike!" ("Vittoria!") prima di cadere a terra e morire per l’enorme sforzo appena compiuto.

LE OLIMPIADI
Le Olimpiadi nascono in Grecia, come tributo a Zeus e dalla funzione di costituire un obiettivo realizzabile a tutti i soldati per allenarsi più possibile.
Nelle prime Olimpiadi, sport fondati sulla lotta, come il pancrazio o il pentathion, erano importantissimi: si gareggiava a mani nude, e spesso il perdente veniva ucciso. O vittoria o morte. Questo suscito nei soldati e negli atleti che vi partecipavano una grande motivazione per rimanere in vita, scatenando un duro e costante allenamento.
Nelle Olimpiadi moderne, nate nel 1894, per fortuna non è in gioco più la vita. Gli atleti hanno come forte motivazione un solo obiettivo: la voglia di vincere.

bottom of page